Polizze connesse a finanziamenti

Attraverso la lettera congiunta al mercato Ivass e Banca d’ Italia intendono chiedere di di innalzare il livello di tutela della clientela nella vendita di polizze Ppi (Payment Protection Insurance).
In particolare si richiede ai Cda di realizzare un piano, da realizzare entro i tre mesi successivi, per riesaminare l’offerta di questi contratti.

Il contenuto della lettera riguarda in particolare contratti assicurativi caratterizzati da esclusioni: limitazioni e carenze tali da ridurre significativamente la portata delle garanzie.
Modalità di offerta dei contratti non sempre improntate a canoni di trasparenza e correttezza; i costi che potrebbero essere eccessivi e poco giustificati.
Viene inoltre richiesta, da Ivass, una rilettura critica dei contratti da parte delle compagnie in modo da renderli più calibrati e viene introdotto il diritto di recesso (già previsto nelle polizze Vita) anche per le polizze danni.
Interventi importanti richiesti anche per l’altro nodo critico rappresentato dalla dichiarazione di buono stato di salute (Dbs), un modulo che sembra rispondere soprattutto alle logiche di collocamento dei distributori, che spingono per la massima semplificazione della trattativa e del processo assuntivo, ma che talvolta impedisce di verificare se il cliente è assicurabile.
Nella lettera al mercato viene richiesto che le Dbs prevedano una specifica intervista al cliente ai fini della rilevazione dello stato di salute.
Altri interventi di rilevo sono attesi anche sul fronte dei costi che non paiono coerenti con la qualità del servizio offerto.

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