I rischi ESG nel sistema finanziario

L’esposizione ai rischi ESG (Environment, Social, Governance) nel sistema finanziario rappresenta un tema di estrema attualità ed importanza.

I fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) sono oggetto di una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali e internazionali e, in particolar modo all’interno del settore bancario, vi è una crescente consapevolezza della necessità di integrare nelle strategie, nei processi e nell’informativa verso il pubblico le dimensioni ESG; perciò la Commissione Europea ha formalizzato una serie di mandati per il sistema finanziario affidando alla Banca Centrale Europea (BCE) e le Autorità di Supervisione Europee (ESAs) la formalizzazione di nuove misure e linee guide al fine di avviare una serie di cantieri sulla finanza sostenibile finalizzati all’integrazione dei fattori ESG.

Gli istituti di credito che più velocemente integreranno correttamente questi fattori nei loro processi di investimento, nelle decisioni creditizie e nel dialogo con i clienti potranno maturare un vantaggio competitivo nel cogliere le opportunità offerte dalla transizione in termini di crescita degli impieghi di elevata qualità, di ampliamento dei servizi alla clientela, di efficace gestione di fattori di rischio ESG.

In questo contesto, Banco BPM ha definito la propria ambizione strategica in ambito ESG e ha impostato un Programma ESG articolato in numerose iniziative da implementare nel periodo 2021-2024.

Gli intermediari dovranno essere in grado di valutare imprese con adeguato merito creditizio che necessitano investimenti per adeguare il proprio modello di business e quelle, più deboli, che potrebbero affrontare la transizione con maggiori difficoltà. Dovranno inoltre essere attentamente considerate la sostenibilità e la credibilità dei progetti di transizione, ad esempio raccogliendo informazioni adeguate sugli obiettivi aziendali legati al cambiamento climatico, valutando la coerenza dei progetti di finanziamento, e monitorando regolarmente la corretta destinazione dei proventi.

La disponibilità di informazioni affidabili e dei dati ESG rappresenta una tra le principali sfide che le banche stanno affrontando per misurare e valutare efficacemente l’esposizione del portafoglio bancario ai rischi connessi a quest’ambito.

Per soddisfare il crescente fabbisogno di questi dati, Banco BPM ha avviato un processo di acquisizione basato sull’integrazione dei dati ESG da Fonti Interne ed Esterne alla Banca.

L’obiettivo è quello di creare un unico repository centralizzato(DWH) contenente tutto il nuovo fabbisogno dati ESG arricchendo le attuali basi dati con le informazioni ESG.

In questo complesso scenario, il nostro team IT ha collaborato e sta collaborando con il business e i provider terzi al fine di:

  1. identificare i gap nei dati, nei reporting e nel piano di integrazione per adattare il sistema IT nel collezionare e aggregare i dati
  2. raccogliere i dati di input dal provider per i rischi fisici e di transizione ed implementare un Data Model ESG all’interno del DWH

In conclusione, la necessità di integrare e reperire i dati ESG ed introdurre opportuni fattori/KPI/modelli su di essi basati, sta impattando tutti gli ambiti della banca poiché è anche compito loro stimolare le imprese in questo percorso di transizione. Per indirizzare l’economia verso sostenibili sentieri di sviluppo è essenziale che le banche garantiscano corrette condizioni di accesso al credito bancario, assistendo le imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, nei loro progetti con nuova finanza e con nuovi servizi di consulenza, integrando progressivamente i criteri di valutazione del merito creditizio con indicatori di sostenibilità.

di Matteo Raimondi

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